martedì 16 settembre 2008

TRUCCHI PER RISPARMIARE ENERGIA

Trucchi Per Risparmiare Energia

Lo sapevi che risparmiare energia elettrica è semplicissimo? Certo! Non serve fare grandissime imprese o stravolgere completamente la propria vita per rispamriare un po' di energia elettrica. Basta solo avere la volontà di cambiare qualche piccolissima abitudine.

Ad esempio, hai presente la lucina rossa che rimane accesa quando spegni il televisore? Quella lucina ti indica che il televisore non è spento ma è in attesa che tu riaccenda la televisione. Questa lucina consuma corrente. E a che serve questa lucina accesa di notte? A sprecare corrente e a rincarare la tua bolletta energetica!

Oppure, prendiamo i trasformatori. Non sai cos'è un trasformatore? Prendi il carica batterie del tuo cellulare. Quella spina attaccata ad uno scatolotto di plastica nero è un trasformatore. Questi trasformatori consumano corrente anche quando sono attaccati alla presa della corrente e non stanno alimentando/ricaricando niente.

Oppure ancora le lampadine. Quali hai? Quelle classiche ad incandescenza oppure utilizzi dei bulbi ad alta luminescenza? Devi sapere che questi bulbi, nonostante costino qualche centesimo in più, durano molto più a lungo, illuminano meglio e consumano molta meno corrente.

E il computer? Quando non lo usi cosa fai? Lasci andare lo screensaver oppure lo spegni? Gli screensaver non permettono di risparmiare corrente. Se non utilizzi il computer per qualche istante spegni lo schermo. Se non lo utilizzi per tutta notte spegnilo del tutto. Sono trucchi banali, lo so. Però sono trucchi che permettono fin da subito di risparmiare corrente.

Se devi cambiare computer chiediti se veramente hai bisogno di un computer tradizionale o se può bastarti un portatile. Devi sapere infatti che questi ultimi risparmiano oltre il 90% della corrente rispetto ai computer normali. I computer tradizionali servono solo alle persone che applicano continui al contenuto in modo da potenziarne le funzionalità. Se non hai necessità di potenziare continuamente il tuo computer non sprecare corrente acquistando un computer tradizionale ma prendi un portatile.

Quante altre apparecchiature elettriche utilizzi senza conoscere quanta corrente sprechi? Chi lo sa! Ma puoi scoprirlo qui donando 5€ all'ambiente!

Fonte: Article Marketing Italia

hornedcrosis

domenica 3 agosto 2008

BILANCIO PARZIALE DEL TURISMO NELL’ESTATE 2008.

BILANCIO PARZIALE DEL TURISMO NELL’ESTATE 2008.

3 agosto 2008. E’ possibile tracciare un bilancio parziale dell’estate 2008. Non c’è turismo, i soldi mancano, manca la programmazione estiva, mancano gli spettacoli e soprattutto le idee. Le vie di comunicazione sono da 4° mondo perché mai il turista dovrebbe venire a visitare gli Iblei e non andare in qualche altra località? Siamo sempre alle solite tutti vogliono fare turismo, tutti parlano del turismo come panacea per lo sviluppo e l’occupazione ma poi come al solito siamo sempre all’anno zero.

martedì 8 luglio 2008

MARTEDI 8 LUGLIO 2008: GRAN CALDO E ,COME AL SOLITO, ARRIVANO GLI INCENDI.

Oggi gran caldo.Quasi 41 gradi e con queste temperature africane arrivano gli incendi, come al solito. Su Sortino e dintorni è un gran scorazzare di aerei antincendio che provano a domare le fiamme sospinte anche dal forte vento di scirocco. E così come ogni anno al solito, ci risiamo. Parte il caldo e partono gli incendi sicuramente non da soli ma causati da imperizia e chissà anche volutamente dalla mano umana. E così quel po di natura che rimane va a farsi benedire.SPERIAMO BENE!!!

PANTALICUS

mercoledì 2 luglio 2008

L’ESTATE E’ PARTITA MA GLI SPETTACOLI DOVE SONO?

L’ESTATE E’ PARTITA MA GLI SPETTACOLI DOVE SONO?

L’estate è iniziata e sebbene tutti a vario titolo indicano nel turismo la panacea a tutti i mali ogni anno si ripete la solita solfa. Stiamo parlando della mancata programmazione di spettacoli estivi, concerti, intrattenimenti varii che possano rendere al turista ( quando capita) un soggiorno quanto più piacevole possibile. Ogni anno è la solita storia: soldi che non ci sono, lungaggini burocratiche, ecc insomma ogni scusa è buona per poter programmare quando l’estate è finita ( quando va bene) o peggio non programmare nulla e poi assistiamo al decremento del flusso turistico. Si dovrebbe capire, ma meglio ancora attuare il principio basilare che se si vuole flusso turistico in incoming (che bella parola!) si deve programmare per tempo in sinergia con tutti i varii soggetti presenti nel territorio magari ripristinando antiche usanze, giochi, spettacoli magari attingendo alle risorse locali che sicuramente costano meno dei grossi nomi e sicuramente vengono valorizzati maggiormente. Speriamo bene!!

PANTALICUS

lunedì 30 giugno 2008

INIZIATI I LAVORI A PANTALICA

INIZIATI I LAVORI A PANTALICA: SPERIAMO SIA LA VOLTA BUONA PER IL DECOLLO DEL TURISMO.

Se vi capita di andare a Pantalica lato Serramezzana e quindi da Sortino certamente vi accorgerete che sono iniziati i lavori di sistemazione per l’accesso alla stessa Necropoli. Finalmente, era ora!! Ma accanto a questa speriamo inizino i lavori di sistemazione della casa ristoro di Serramezzana, per l’ampliamento della strada, lì apertura del Centro di Informazioni ed Accoglienza Turistica di Sortino. Abbiamo letto sul giornale che pare che il prezzo d’ingresso alla Naceropoli, stabilito unilateralmente dalla Forestale, non preveda riduzioni ai residenti. Su questo che ci trova in disaccordo alcune precisazioni:

1-che la Necropoli si trova in territorio di Sortino e che quindi così come avviene ovunque (basti pensare ai sardi che beneficiano di tariffe sociali per i viaggi aerei) e che quindi per i residenti si applichi almeno una riduzione del 50% se non la totale gratuità;

2-in aggiunta che per la manodopera e per i professionisti si ricorra a personale locale, mi sembra il minimo;

3-che la benedetta Passerella sul Calcinara si faccia una volta per tutte senza ostacoli o peggio ostruzionismi.

A tutto ciò si aggiunga infine una politica generale di promozione del territorio che veda coinvolti i varii soggetti (enti locali, agenzie, associazioni) che nel rispetto delle competenze possa promuovere veramente anche con una politica di presenza attiva ai maggiori eventi fieristici e con una programmazione turistica oculata la Necropoli di Pantalica.Speriamo bene!!!

PANTALICUS

venerdì 27 giugno 2008

SAGRA DEL MIELE 2008

PACCHETTO TURISTICO SAGRA DEL MIELE 2008

SABATO 4 OTTOBRE 2008

Ore 10:Arrivo-Cocktail di benvenuto-Illustrazione del programma-In mattinata visita di Sortino.

-Ore 12,30:Pranzo in locale tipico

-Ore 15,30:Visita guidata di Pantalica.

-Ore 18;00:Sistemazione in agriturismo- Assegnazione camere-Cena.

Dopo cena possibilità di assistere agli spettacoli.

DOMENICA 5 OTTOBRE 2008.

Ore 08: Colazione.

-Ore 09,30:Visita guidata della Valle dell’Anapo o in alternativa spettacolo della gara automobilistica “VAL D’ANAPO-SORTINO”

-Ore 13:Pranzo.

-Ore 17: Possibilità di assistere agli spettacoli della Sagra (Sfilata storica, majorettes,ecc)

-Fine del programma, saluti e partenze.

QUOTA DI PARTECIPAZIONE: € 95 comprensiva di pasti con bevande, sistemazione in agriturismo in pensione completa, ingresso ai musei, servizio di guida, omaggi, ecc.

PACCHETTO S.SOFIA 2008

PACCHETTO TURISTICO S.SOFIA 2008

9 SETTEMBRE 2008.

Ore 10:Arrivo-Cocktail di benvenuto-Illustrazione del programma-In mattinata visita di Sortino.

-Ore 12,30:Pranzo in locale tipico

-Ore 15,30:Visita guidata di Pantalica.

-Ore 18;00:Sistemazione in agriturismo- Assegnazione camere-Cena.

Dopo cena possibilità di assistere agli spettacoli.

10 SETTEMBRE 2008.

Ore 08: Colazione.

-Ore 09,30:S.Messa- Tradizionale “SCIUTA” con la vendita dei doni-Fuochi pirotecnici-Processione del simulacro.

-Ore 13:Pranzo.

-Ore 17:Itinerario enogastronomico “Caminannu ppi Sciurtinu e mangiannu i cosi di na vota.

-Fine del programma, saluti e partenze.

QUOTA DI PARTECIPAZIONE: € 95 comprensiva di pasti con bevande, sistemazione in agriturismo in pensione completa, ingresso ai musei, servizio di guida, omaggi, ecc.

La riscoperta dei prodotti enogastronomici tipici

La riscoperta dei prodotti enogastronomici tipici

by: Kya

Siamo troppo abituati a mangiare ed abbiamo dimenticato l’importanza di assaporare ciò che mettiamo sulle nostre tavole.

Spesso la fretta, il poco tempo, la pigrizia o anche lo scarso spirito di ricerca ci portano a cucinare sempre gli stessi piatti, con i medesimi ingredienti utilizzati a rotazione, e ci inducono a presentare i soliti e banali accostamenti di sapore.

Un po’ come scherzosamente il lungometraggio animato Ratatouille ci vorrebbe insegnare, avremmo bisogno di riscoprire la capacità di apprezzare veramente un piatto per tutte le sensazioni sensoriali che riesce a comunicarci e per l’alta qualità dei suoi componenti. Questo non significa necessariamente utilizzare ingredienti dai costi proibitivi, ma significa saper scegliere al meglio ciò che ci offre il mercato.

Il nostro paese è pieno di prodotti enogastronomici di altissimo livello, che si differenziano da regione a regione, e che conservano nelle loro radici storiche il marchio di una cultura e di una tradizione secolare.

Ogni regione ha la sua peculiarità e il suo modo unico di accostare sapori e profumi, facendone scaturire un risultato stimolante e unico.

Ciascuna zona si è specializzata in determinate produzioni e il ripetersi continuo di quelle lavorazioni ha portato nel tempo ad ottenere risultati di eccellenza.

La conformazione geografica di un paese, le influenze storiche che ha subito e il tipo di economia che vi si è sviluppata rientrano tra le variabili più importanti che hanno portato allo sviluppo delle differenti tipicità enogastronomiche.

Oggi grazie ai negozi e agli e-commerce di prodotti tipici abbiamo la possibilità di trovare in vendita numerosi specialità delle diverse regioni italiane.

Possiamo quindi cimentarci ai fornelli per poter provare a realizzare le ricette della tradizione locale così come le ricette nuove - ideate da noi - con gli stessi ingredienti, sull’onda di brillanti intuizioni culinarie.

Si aprono i confini quindi, e i prodotti tipici regionali si fanno conoscere al grande pubblico, per essere apprezzati e valorizzati in tutto il mondo, senza mai perdere la loro genuina unicità.

Ed ecco che possiamo scoprire – ad esempio - il gusto di un pesto ai pistacchi di Bronte.
Un pistacchio speciale quello di questo comune siciliano, che è definito “l’oro verde”, ed è conosciuto ed apprezzato in tutti i mercati europei e giapponesi per i frutti di alto pregio, dall’intensa colorazione verde e per il loro gusto dolce ed estremamente aromatico.

Possiamo altrimenti concederci il lusso di assaporare il gusto particolare del cioccolato di Modica, prodotto tipico della città ragusana, portato nel 700 in Italia dagli spagnoli.

L’arte della sua realizzazione è stata tramandata di padre in figlio fino ai giorni nostri e questo ci ha permesso di gustare ancora appieno tutto il fascino di un cibo antico.

La lista potrebbe essere lunga e va di pari passo con le infinite possibilità di affascinare il nostro palato con sapori nuovi e qualitativamente elevati.

http://www.cliccaegusta.com/

giovedì 26 giugno 2008

PRODOTTI TIPICI LOCALI

I PRODOTTI TIPICI LOCALI

Il pizzolo, prodotto tipico di Sortino.
" Il miele
Già Virgilio parla del "miele ibleo" e la lunga tradizione mielaia delle genti sortinesi succedutesi nelle varie generazioni ha portato alla produzione di mieli caratteristici, quali quello di timo, di eucalipto, di zagara oltre che all'onnipresente millefiori. Anche i dolci che si producevano (e si producono) nei giorni delle feste, sono a base di miele come i piretti (biscotti duri di farina e miele con una mandorla dentro), le sfingi (o sfinci) (piccole masse di pasta lievitata, poi fritte e condite con miele crudo) e i sanfurricchi (caramelle di miele cotto, lavorato per inglobare aria e indurito, successivamente tagliato in piccoli pezzi).
Altro prodotto di cui pochi individui conservano i segreti è un liquore di miele chiamato "spiritu ri fascitrari" (liquore dei mielai) prodotto per distillazione dell'acqua di risulta derivata dallo scioglimento della cera (che contiene molti residui zuccherini e di miele), successivamente fatta fermentare e distillata, se ne può utilizzare il prodotto anche "bianco", ma la tradizione lo fa preferire "cunzatu" (condito) con miele cotto a fuoco lentissimo per varie ore.

Il pizzolo è un prodotto tipico della cucina solarinese e sortinese, ma può gustarsi in tutte le pizzerie della Provincia di Siracusa o in apposite pizzolerie (rinomate quelle di Sortino).
Consiste in una pizza tonda di circa 20 cm di diametro, superficialmente condita con olio, origano e sale (a mo' di focaccia) e farcita con vari ingredienti, salati (in tal caso il ripieno sarà a base di salumi, verdure, formaggi, carne) o dolci (con ripieno di crema al pistacchio, nutella, ricotta e miele). Tipicamente sortinese è il pizzolo ripieno di fichi e nipitedda (melissa nepeta).
Incerte le sue origini. Si tratta, comunque, di un piatto tipico della tradizione contadina di Solarino e Sortino - che nella sua ricetta originaria consisteva di una focaccia farcita con peperoni - commercializzato, però, solo di recente (anni '90).

IMPASTO DELLA PIZZA

impasto della pizza

by: lamberto
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PER OTTENERE UN IMPASTO SOFFICE E FRAGRANTE BISOGNA SEGUIRE ALCUNI PASSI

CHE DI SEGUITO RIPORTIAMO,SONO SEMPLICI E DI FACILE ESECUZIONE INDISPENSABILI

PER IL NOSTRO IMPASTO.

INGREDIENTI:1000GRAMMI FARINA,0,5LITRI ACQUA,20 GRAMMI DI SALE.2CUCCHIAI DI OLIO EXTRAVERGINE

5 GRAMMI DI LIEVITO.

METTERE LA FARINA IN UN CONTENITORE CAPIENTE,SCIOGLIERE IL LIEVITO NELL’ACQUA CON LE MANI,VERSARE L’ACQUA NELLA FARINA E MESCOLARE,AGGIUNGENDO L’OLIO,POI IL SALE,IMPASTATE FINO A CHE NON DIVENTI COMPATTA E OMOGENEA E NON SI APPICCICHERA Più ALLE MANI,IL TUTTO PER CIRCA 10MINUTI.

ORA CHE ABBIAMO OTTENUTO IL NOSTRO IMPASTO METTIAMOLO IN UN SACCHETTO E LASCIAMOLO RIPOSARE IN FRIGORIFERO PER 24 ORE,LA LUNGA MATURAZIONE è IL SEGRETO CHE RENDE LA PIZZA LEGGERA DIGERIBILE E FRAFRANTE.

TOGLIETE L’IMPASTO IL GIORNO DOPO,LASCIATELO STEMPERARE PER MEZZORA ,FORMATE LE PALLINE DI CIRCA 220 GRAMMI E LASCIATELE LIEVITARE PER CIRCA 4 O 5 ORE, EVITANDO IL CONTATTO CON L’ARIA,ALTRIMENTI FORMERANNO UNA CROSTA SULLA SUPERFICE CHE PRECLUDE LA LAVORAZIONE E IL RISULTATO FINALE.

POI SPETTA ALLA FANTASIA E AI GUSTI DI OGN’UNO DI NOI LA FARCITURA ,CERCANDO SEMPRE DI USARE VERA MOZZARELLA E SALSA DI POMODORO CONDITA CON BASILICO E OLIO EXRAVERGINE

www.makepizza.it

L'ALBERGO DIFFUSO

L’Albergo diffuso diventa modello di qualità

by: Agenzia Turismo FVG
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L’albergo diffuso è una nuova proposta ricettiva che permette di coniugare in un’unica soluzione l’albergo, il residence e l’appartamento per le vacanze. Nato proprio in Friuli Venezia Giulia, questa formula accoglie gli ospiti in antiche case di piccoli borghi. Sono strutture indipendenti, abitazioni, stalle o vecchie cascine perfettamente restaurate e adatte a coppie, famiglie e piccoli gruppi. Attrezzati e arredati secondo lo stile tipico della montagna, questi alloggi abbinano alla libertà degli spazi indipendenti il coordinamento centrale tipico dell’albergo, con una reception unica e una serie di servizi come la fornitura della biancheria e le pulizie dei locali. Ma la vera rivoluzione dell’Albergo diffuso sta nella sua capacità di essere sia una soluzione ricettiva sia una vacanza di scoperta e cultura. Soggiornare all’Altopiano di Lauco, a Sauris o a Comeglians significa diventare parte di una comunità rurale, vivere a stretto contatto con la sua gente, respirare le sue tradizioni e il suo folklore. Entrare nei panni, per qualche giorno, di Gente Unica.

Con il nuovo Club di prodotto Albergo diffuso Turismo FVG ha aggiunto alla possibilità di soggiorno in strutture tipiche del borgo montano, la garanzia di accedere a uno standard qualitativo prefissato. Una formula innovativa che permette di premiare gli ospiti con il soggiorno in un villaggio della tradizione, mantenendo però un adeguato livello di servizi garantiti.
Di questo circuito di alloggi sono entrati a far parte 6 alberghi diffusi regionali, distribuiti in sette località che si estendono in Carnia e sull’altopiano di Monte Prat. La scelta degli ospiti può spaziare tra 90 strutture certificate e suddivise per categoria di qualità proposta.

I prezzi di riferimento variano in base alle soluzioni abitative e alle località scelte, e spaziano da un minimo di 5 euro a un massimo di 60 euro circa (l’offerta si intende per persona, per un pernottamento).
Per maggiori informazioni visita il sito http://www.turismofvg.it

mercoledì 25 giugno 2008

AUGURI DI BUON LAVORO AL NEO-PRESIDENTE DELLA PROVINCIA ON.NICOLA BONO

Domenica 15 giugno al 1° turno è stato eletto alla Presidenza di Via Malta l’on. Nicola Bono, già sottosegretario di stato ai Beni Culturali. Non possiamo che fare gli auguri di buon lavoro al neo presidente con l’auspicio che la nostra provincia possa finalmete valorizzare appieno e tutelare meglio quelle infinite attrattive naturali, culturali e monumentali che sicuramente possono dare una svolta per l’occupazione e l’economia febbricitante della nostra provincia. AUGURI PRESIDENTE.

PANTALICA E LA VALLE DELL'ANAPO

PANTALICA E VALLE DELL'ANAPO

LA NECROPOLI DI PANTALICA.

Sui monti Iblei a 6 km. da Sortino verso sud compresa per intero nel suo territorio comunale si trova la Necropoli di Pantalica , la più grande d'Europa.Bagnata da un lato dal fiume Anapo e dall'altro dall'affluente Calcinara. Nel punto di congiungimento con gli altri monti, fu scavata una profonda trincea per cui il luogo ha tutto l'aspetto di una fortezza.Essa si estende per circa 70 ettari da occidente ad oriente. In questo luogo così isolato e ben difeso si stanziarono le popolazioni sicule che fondarono una città vissuta oltre 2400 anni sino alla fine del 12 sec. Di questa città restano ormai rare traccia di abitazioni poiche esiste da sempre la consuetudine di riutilizzare gli avanzi dei ruderi per ricavarne materiale a buon mercato per nuove costruzioni. Restano invece oltre 5000 celle funerarie scavate nella roccia che viste da lontano somigliano ad unìimmenso alveare a cielo aperto. Queste tombe disposte in vari gruppi formano diverse necropoli più o meno estese, secondo l'ampiezza delle pareti calcaree e secondo i bisogni funebri dei nuclei abitativi.

PANTALICA NEI SECOLI.

Verso il 15 sec. a.C. le popolazioni costiere della media età del bronzo erano diventati insicuri per le frequenti scorrerie dovute a nuovi popoli, mentre la montagna di Pantalica, già fortificato dalla stessa natura dei luoghi, consentiva una valida difesa.Pantalica quindi nella storia di maggiore splendore, e cioè dal 13° al 7° secolo a. C. ha 4 fasi:
-la 1 fase: dal 13° sec. al 1150 a. C. E' la fase in cui si sviluppa il regno di pantalica con la Necropoli Nord, la più antica e la più grande in cui le popolazioni della costa, minacciate da incursioni si rifugiano a Pantalica;
-la 2^ fase: dal 1150 al 1000 a.C.E' una fase di relativa calma e le popolazioni ritornano sulla costa, più fertili e prospere.
-la 3^ fase dal 1000 al 850 a.C. E' la 3 fase ed in seguito a nuove scorrerie sulla costa, le genti tornano a Pantalica. Risalgono a questo periodo le Necropoli Sud e Sud-ovest.
-la 4^ fase dal 850 al 670 a.C.L'ultima fase a cui risalgono la Necropoli di Filiporto. In seguito all'avvento di Siracusa, Pantalica cade e diviene un borgo di pastori ed agricoltori seguendo così le sorti della Sicilia passando attraverso varie dominazioni: romana, bizantina (e ritorna per un breve periodo a rifiorire per la presenza di nobili della corte di Bisanzio nel suo territorio e perchè i bizantini riutilizzarono le tombe per uso abitativo e costruendo santuari rupestri), araba (BUNTARIGAH) e normanna. Nel 1169 cessano notizie su Pantalica e gli abitanti si spostano verso il colle di Serramezzana (di fronte l'odierna Sortino) e fino al 1693, dove in seguito al terribile sisma si sposto nell'odierna Sortino,

LA VALLE DELL'ANAPO.

Riserva naturale di grande importanza e molto affascinante, con una flora ed una fauna rigogliose conj i pioppi bianchi neri, i salici, i platani orientali, lecci.La fauna conta numerose specie quali: la volpe, il coniglio, la donnola, la martora, il falco pellegrino e coppie di airone cinerino. La valle è attraversata da ben 10 gallerie per un totale di 13 km.. Merita una visita la stazione di Pantalica ed in particolare la Masseria Specchi, tipica costruzione rurale.

OGGI 34 GRADI: DOPO TUTTO QUESTO GRAN CALDO COSA C’E’ DI MEGLIO DI UN BEL GELATO ALL’OASI DI SORTINO?

Oggi 25 giugno la temperatura ha toccato 34 gradi; un gran caldo e una grande afa. D’altronde c’era da aspettarselo, l’estate stentava a partire. Dopo tutto questo boccheggiare, e i condizionatori a manetta cosa c’è di meglio di un bel gelato artigianale alla gelateria L’OASI di Salvatore Bellomo in Piazza Verga a Sortino. Credetemi, è un gran maestro nel preparare mille gusti di gelato e poi come dimenticare i famosissimi moretti. Ah, che goduria! Provare per credere.

LA STORIA DEL TURISMO

La storia del Turismo

by: salvatore_menale

Sin dai tempi più antichi, si è avuto necessita di staccare la spina da quella che era la monotona vita quotidiana, fatta di lavoro, studio e tanti sacrifici. La storia del turismo si intreccia con la storia dell'uomo e del suo desiderio di conoscenza.
La necessità di evadere (anche solo per una giornata) era meta di tutti, dagli aristocratici al semplice popolo.
La storia ci insegna come in un primo tempo il viaggiatore era colui proveniente da famiglie aristocratiche e viaggiava prettamente per motivi di studio e/o ricerche, accompagnato dalla propria servitù non rimaneva mai per un tempo troppo lungo in una stessa località.
Le sue visite era prettamente riservate alle città d’arte come: Firenze, Venezia, Milano oppure a città prettamente religiose come Roma, ma la cosa che più ci suona strana è che il sud Italia attualmente riconosciuto come luogo con la più alta presenza di bellezze naturali, all’epoca, non era riconosciuto come tale e quindi non visitato sia per l’ impossibilità dei viaggiatori di spostarsi troppo oltre (ricordiamo comunque che i primi visitatori erano Inglesi) sia per la mancanza di strutture apposite dove poterli ricevere.
Molti viaggiatori hanno elencato i motivi e perché l’Italia in particolare fosse la meta più ambita. C’è poca attenzione in genere per la natura, l’Italia era scelta per il clima mite e per le antichità classiche.
In genere fino al 1815 per entrare in Italia vi erano alcuni passaggi obbligati, come il Moncenisio e la Brennero; raramente erano percorse altre strade alternative, anche perché mancavano strutture d’accoglienza in molte località, come quelle liguri.
Tra i documenti richiesti ai viaggiatori vi erano lettere di credito, schede di sanità e lettere di cambio, queste ultime necessarie per poter disporre di denaro in ogni città in cui si arrivava durante il viaggio.
Chi affrontava viaggi lunghi era solito portarsi dietro anche interi bauli di legno.
Nella storia del viaggio abbiamo una serie di viaggiatori-scrittori che nella vita svolgono le loro professioni. Montesquieu ad esempio nel XVIII° secolo visitò Genova e poi con una feluca va a Savona e nel suo racconto dice di essere partito alle 8 e di essere arrivato alle 13. Dice inoltre che la città contava circa 8 mila abitanti: un tempo ve ne erano 40 mila poi la distruzione genovese fu determinante. Trovò un nuovo sviluppo nel periodo di Napoleone, ed inoltre due Papi furono savonesi (Giulio II, Sisto IV).
Con l’industrializzazione il viaggio diventa alla portata di più persone, ma restano ancora pochi quelli che si possono permettere un viaggio. C’è qualche esempio di viaggiatore che afferma di trovare il mondo cambiato, poiché in seguito alle guerre Napoleoniche il viaggio si era un po’ perduto.
Le vere e proprie guide sono nate in diverse zone intorno al 1840 con l’affacciarsi di una borghesia commerciale; è un’epoca caratterizzata dal lusso, Grand Hotel e treni di lusso come l’Orient Express e così via. Le prime guide sono tutte un po’ simili, sono piccoli libri: un esempio può essere quella di Baedeker. Si cercava di acquistare quelle più recenti, la più vecchia è appunto quella di Baedeker pubblicata dapprima in bilinguismo, poi in tre lingue; le guide rivali furono la Murray e la Adolfe Joanne (di Parigi). Le prime guide concentrano le proprie attenzioni sulla Svizzera perché in quel momento era più appetibile per il turismo.
In Italia alla fine dell’800 nasce il Touring Club Italiano: all’inizio per favorire la bicicletta poi divenne via via sempre più importante, pubblicò grandi carte stradali per le bici e per le auto. Erano carte complete con indicati il chilometraggio e le pendenze del percorso.
La Michelin cominciò a pubblicare una guida agli inizi del’900, non era però in vendita ma distribuita agli automobilisti: vi erano indicati i meccanici per riparare le automobili e dove acquistare il carburante per i rifornimenti. Inoltre erano riportati gli alberghi dotati di camera oscura, necessaria per sviluppare le fotografie.
Nella diffusione della moda del viaggio, le ferrovie ebbero un’importanza fondamentale. Ma erano molto care, solo alcuni decreti ministeriali (dal 1844) imposero alle compagnie prezzi più popolari. Thomas Cook, famoso esploratore ma personaggio di modeste origini, fu in stretta relazione con lo sviluppo del viaggio e delle ferrovie. Egli, che svolgeva i lavori più disparati per tirare avanti, seguiva alcune riunioni della “Società della Temperanza” e per raggiungere il luogo dove si tenevano tali riunioni percorreva 15 miglia a piedi ogni volta. Thomas Cook allora affittò una carrozza di quelle dedicate al trasporto a buon mercato per trasportare tutti coloro che erano interessati a tali riunioni, al prezzo di 1 scellino. Fu il primo viaggio organizzato da Cook, che ripetè l’esperimento più volte, tanto che poi si dedicò ad organizzare viaggi di un giorno in Inghilterra (nella zona dei laghi, Lake District) fino a farne un vero e proprio mestiere. Organizzò successivamente anche viaggi sul continente, ad esempio in occasione di importanti manifestazioni, come l’Esposizione Universale di Parigi.
Nel la metà dell’800 nascono i primi parchi naturali negli Usa, visti come testimonianza del passato di un paese che non aveva un vero passato. Essi anticipano i parchi europei. Non vi era alcun intento naturalista nella loro creazione, solo andavano preservati dall’edilizia e fu lo stesso A.Lincoln a firmare il decreto che stabiliva che il primo parco Usa, Yosemite, non dovesse essere interessato da costruzioni.
L’aereo poi ha esteso il turismo anche a luoghi lontani: con i voli charter il turista medio ha potuto raggiungere anche luoghi di Africa ed Asia. Anche le ferie pagate, prima negli Usa (in maniera differenziata, cioè a seconda delle aziende), e poi anche in Europa, hanno contribuito allo sviluppo del turismo. Le ferie pagate sono state una conquista degli anni ’30 e furono le dittature a concederle a tutti (per ottenere consensi); ad esse vanno collegate anche le vacanze collettive offerte dal governo stesso. E’ stato ovviamente necessario un po’ di tempo per far generalizzare l’idea di vacanza, di utilizzare queste ferie per vacanza. In Italia poi la motorizzazione è arrivata dopo la seconda guerra mondiale e soprattutto prima è arrivata la Vespa e poi l’auto.
Come negli Usa vi erano le vacanze del week-end ), in Italia c’era la tendenza della vacanza breve: ma l’Italia continuava ad essere soprattutto meta di viaggiatori stranieri. La Liguria aveva una stagione che durava tutto l’anno, l’Adriatico solo quella estiva: merito del clima. Anche stazioni balneari nuove (Forte dei Marmi, Viareggio) avevano solo presenze estive perché spesso lanciate da personaggi famosi (Famiglia Agnelli: Forte dei Marmi). La Costiera Amalfitana è sempre stata meta di turismo d’elite come Capri che nell’800 era ancora un’isola poverissima: fu lanciata dal turismo, specie quello d’oltralpe. La Sicilia invece è meta solo invernale, d’estate forse a causa del caldo eccessivo non richiamava molti turisti da fuori. Solo Taormina e Mondello attiravano presenze tutto l’anno. Per quanto riguarda i dati relativi alla Liguria, Sanremo dal 1929 stacca nettamente tutti sia come prezzi (molto alti!) che come presenze, perché offriva anche altro. Bordighera aveva invece le maggiori presenze estive; anche Nervi era meta turistica. Sul litorale adriatico le presenze straniere erano pochissime, tranne Grado (perché ex spaggia dell’Impero Austro-Ungarico). Per quanto riguarda la Costiera Amalfitana ci sono dati relativi solo a Capri e ad Anacapri, con una buona percentuale di stranieri. Nel 1929 la vacanza balneare era già la più diffusa, nettamente al di sopra dei valori della vacanza montana-termale.
Osservando i dati percentuali del 1929 ad oggi, le città d’arte sono passate dal 9% all’8%, con alti e bassi; in calo invece le terme, in crescita il mare (anche se lontano dai picchi massimi), stabile la montagna. Anche il numero degli alberghi è cresciuto progressivamente fino all’ultimo decennio in cui sono leggermente calati; anche il numero di camere è cresciuto progressivamente. Negli ultimi anni si sono sviluppate poi altre forme, quali l’agriturimo, il bed&breakfast, ecoturismo ecc
Vi chiederete il perché di tutte queste informazioni, beh noi siamo giunti alla conclusione che la conoscenza del nostro paese e delle sue meraviglie è decisamente importante ai fini culturali essere al corrente di ciò che la nostra penisola ci offre, ed è proprio a questo punto che i villaggi menzionati su Villaggimania.it rispecchiano quanto descritto precedentemente; la possibilità quindi di poter non solo rilassarsi e divertirsi in strutture scelte ad hoc, ma anche la possibilità di conoscere culturalmente le meraviglie del nostro paese.

lunedì 23 giugno 2008

IL TERRITORIO

IL TERRITORIO

Situato sul colle Aita a 438 m s.l.m. Sortino è uno scrigno di chiese, conventi e palazzi. Sortino affonda le sue origine già dall’antico regni dei Siculi della necropoli di Pantalica. Sortino oggi annovera nel suo patrimonio artistico ben 13 chiese e parecchi palazzi barocchi: La chiesa Madre, simbolo del paese, la chiesa di S.Sofia, dedicata alla patrona, le chiese dei Cappuccini, del Purgatorio, dell’Annunziata, di Montevergine. Numerosi i palazzi barocchi retaggio di un passato illustre:i palazzi Matera, Valguarnera. Inoltre nel territorio di Sortino insiste la Necropoli di Pantalica, la piu grande necropoli d’Europa che conta ben 5000 tombe e che risale al 13° sec. A.C., prossimo patrimonio dell’umanità. Inoltre nel territorio si trova la riserva naturale orientata della VALLE DELL’ANAPO, di grande interesse, molto affascinante con una flora rigogliosa con pioppi bianchi e neri, salici, platani, aironi, trote,ecc.